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La Val d’Alpone vista da Bolca
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Il progetto di candidatura UNESCO delle risorse naturali e culturali della Val d’Alpone, rappresenta un’iniziativa locale volta alla gestione e valorizzazione degli eccezionali elementi paleontologici presenti sul territorio e alla promozione dei paesaggi culturali da essi derivati nelle epoche successive.
Il Progetto
Il progetto candidatura UNESCO nasce su iniziativa di ricercatori e studiosi ed è condiviso e partecipato da enti e istituzioni locali, attraverso l’istituzione di un’Associazione Temporanea di Scopo.
Gli obiettivi
â—Ź La costituzione di un gruppo tecnico-scientifico per lo sviluppo della candidatura;
â—Ź supportare le attivitĂ di lavoro del gruppo tecnico-scientifico e formulare le linee di indirizzo generale del progetto;
● l’elaborazione di un piano di gestione del patrimonio, attraverso forme partecipate e condivise di tutela e promozione dei Beni;
â—Ź lo sviluppo di una consapevolezza tanto negli attori locali, quanto nelle comunitĂ , che nei singoli individui della dimensione diffusa e articolata del patrimonio;
â—Ź una divulgazione finalizzata alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio, utile alla costituzione di una progettazione sostenibile dei paesaggi.
Dichiarazione del valore
La Val d’Alpone con i suoi straordinari giacimenti fossiliferi paleogenici costituisce un territorio di enorme rilevanza scientifica a livello globale. L’eccezionale importanza dei fossili presenti all’interno delle rocce sedimentarie dell’Eocene (Ypresiano-Priaboniano) e, più in generale, la storia geologica dell’area, fanno si che la Valle d’Alpone sia sede di numerosi e significativi giacimenti paleontologici dell’Eocene tra cui, si segnalano, quelli di Bolca, Roncà e San Giovanni Ilarione, da molti secoli oggetto di scavo e di studio. Tali giacimenti, offrendo una diversificato quadro di informazioni, consentono una ricostruzione ampia e completa delle variazioni biologiche, climatiche, ambientali e geologiche che hanno caratterizzato l’Eocene, nell’intervallo compreso tra 56,0 e 33,9 milioni di anni fa (ICS, 2017). Tra questi, il giacimento della Pesciara di Bolca, noto da circa cinque secoli per l’eccezionale conservazione dei fossili, è sicuramente a livello mondiale il più celebre e studiato e risulta di grande interesse dal punto di vista geologico poiché è formato da un blocco di calcari stratificati, apparentemente isolato, entro rocce vulcaniche e/o vulcanoclastiche. I diversi giacimenti paleontologici della Val d’Alpone rappresentano un selezionato e completo panorama marino dell’Eocene dove lo straordinario stato di conservazione, le dimensioni, la diversità e la rarità dei reperti fossili non hanno eguali a livello mondiale. I fossili di Bolca sono conosciuti da diversi secoli; la prima indicazione dei fossili risale al 1550 e rappresenta la più antica segnalazione di tipo scientifico al mondo di un giacimento fossilifero. Inoltre, risale al 1571 l’importante raccolta del farmacista Francesco Calceolari di Verona che, nel suo museo, il primo museo naturalistico conosciuto al mondo, esponeva anche alcuni pesci di Bolca.